Itinerario
Sacro Monte di Ghiffa
Oggebbio
Cannero Riviera
Carmine Superiore
Cannobio
Fondo
Lasciamo Intra e ci incamminiamo lungo via Velasca, che corre tra due alti muri di cinta lasciando, ogni tanto, intravedere il lago. Superiamo, sulla nostra destra, Villa Poss, in evidente stato di abbandono. Questa struttura di fine ‘700 era conosciuta come “Regina del lagoâ€, data la sua imponenza e la grandezza del parco che la circonda ed è stata abitata fino alla prima metà del ‘900.
Poco oltre incontriamo anche la Mezzacappella, che ospita un piccolo punto i bookcrossing.
Alla fine della strada seguiamo un grazioso percorso pedonale che attraversa un ponticello e serpeggia tra le case della località Selva. Dove imbocchiamo prima una scalinata, poi una strada asfaltata in forte salita poi di nuovo un tratto misto di sentiero e selciato. Giunti a Ceredo, continuiamo a salire fino a un complesso residenziale a schiera, di fronte al quale, uno sperone roccioso, offre un bel punto di sosta panoramico.
Proseguiamo nel bosco, su sterrata attrezzata per essere accessibile a Joelette e a persone cieche, fino allo splendido complesso del Sacro monte di Ghiffa.
Da qui continuiamo ancora nel bosco per ridiscendere al paesino di Deccio, dove troviamo la graziosa chiesetta di San Tommaso, con un tavolo in pietra e una fontanella. Torniamo a salire nel bosco con una rampa impegnativa, verso la vecchia frazione di Nuvia di Sotto, tra i muretti a secco degli antichi terrazzamenti. Poi ritorniamo in discesa fino a Novaglio.
Da qui attraversiamo una sequenza di frazioni, come Camogno, Oggebbio, Cadessino, Barbè Superiore e Donego, per poi ritornare nel bosco e ridiscendiamo fino a Cannero Riviera, con il bel lungolago.
Si riparte verso Cannobio lungo una mulattiera panoramica molto bella, che ci porta a Carmine Superiore, un gioiellino arroccato di poche case, molto suggestivo.
Poco oltre, attacchiamo l’ultima grande rampa della giornata, per poi proseguire in discesa verso Solivo e, finalmente, Cannobio.
Villa Poss
Poco dopo l’inizio di questa tappa si passa accanto a una curiosa struttura: una dimora maestosa, avvolta dalla vegetazione e in evidente stato di abbandono. Non si presenta certo nella sua forma migliore, ma ci troviamo al cospetto della “regina del lago Maggioreâ€, la villa storica più rinomata dell’intero Verbano.
Venne costruita all’inizio dell’Ottocento per volere di un marchese di Novara sulle rovine di un’antica torre medievale (che le valse anche il nome di Villa della Torre), circondata da un parco immenso e in posizione panoramica. Passò poi per pochi anni a Giuseppe Prina, ministro del Regno Italico che morì linciato dalla folla nel 1814 a Milano. Passò quindi di mano in mano, tra famiglie di nobili, imprenditori e addirittura un principe imparentato con il re di Polonia, i cui debiti tuttavia gli costarono l’esproprio. La villa fu dunque acquistata da un commerciante di Intragna, in Valgrande, ma i costi di mantenimento insostenibili lo portarono a cedere la proprietà per sole trecentomila lire ad un conte di Milano. E, finalmente, giunse nelle mani della famiglia trentina Poss, che però, di generazione in generazione, perse interesse nell’edificio, rendendolo oggi una regina abbandonata e senza corona. Negli anni la villa è stata danneggiata dalle intemperie e dai saccheggi, sembra tuttavia che esista un progetto per recuperare la struttura e trasformarla in un albergo di lusso.
Sacro monte di Ghiffa
Affacciato su uno splendido pianoro del monte Cargiago, un terrazzo panoramico naturale con vista che si allarga sullo specchio d’acqua e sulle Prealpi lombarde, il Sacro monte di Ghiffa è il più piccolo dei sacri monti piemontesi patrimonio dell’Unesco, ma non per questo è il meno affascinante, tutt’altro. Il complesso si articola in tre cappelle, il settecentesco porticato della via crucis e il santuario della Trinità . Il santuario venne costruito tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento su un antico luogo di culto medioevale, già in antichità ritenuto miracoloso, mentre le cappelle risalgono all’incirca alla seconda metà del Seicento. Da notare la presenza, all’interno del santuario, della rappresentazione di Carlo Borromeo, a riprova della sua importanza per queste regioni.
Ma l’area del Sacro monte di Ghiffa non ha solamente un valore devozionale, si trova infatti all’interno di una riserva naturale coperta da boschi di castagni, aceri, frassini, querce e conifere e segnata dai terrazzamenti antichi.
Fiore all’occhiello del complesso e del parco è la grande attenzione all’accessibilità di parte dei sentieri e delle strutture.
Attualmente non ci sono strutture convenzionate o amiche al termine della tappa.
Se vuoi fermarti a metà strada ad Oggebbio puoi contattare Casa e Vela - Via Martiri Oggebbiesi, 21 Oggebbio - 0323 48272 - info@casaevela.it - www.casaevela.com
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Camping Riviera - Camping del Fiume - Cappeggio Pedro
Intra:
stazione ferroviaria con collegamenti da/per Sesto Calende, Milano, Meina, Stresa, Domodossola
Autobus, linea S.A.F. con collegamenti da/per Areoporto Malpensa, Novara, Borgomanero, Stresa, meina, Arona; linea 3 VCO con collegamenti da/per Cannobio, Brissago
In battello, collegamento da/per Laveno
Cannobio:
Autobus linea 3 VCO da/per collegamenti con Intra e Brissago
In battello da/per Maccagno
trenitalia.com
Navigazione Lago Maggiore
SAF Trasporti
VCO Trasporti
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GPXOutdoorActive
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La trovi qui!Le uscite di tracciaminima
Qui si trova il racconto di un’uscita con Joelette organizzata da Tracciaminima lungo questa tappa, con visita al Sacro monte di Ghiffa.
Ammappala #3Raccontano di noi
Qui trovi il racconto del giro inaugurale di questa tappa del Cammino del Lago Maggiore
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